PENALE
"SEI UN ASINO". PROFESSORESSA CONDANNATA.
La Corte di Cassazione con sentenza 3197 ha confermato la condanna per danni morali di euro 280 a carico di una professoressa di Lettere che aveva apostrofato un alunno chiamandolo ""asino, bugiardo, handicappato", e che "riusciva ad andare avanti negli studi solo per l'interessamento della madre". La corte ha evidenziato come solo l'epiteto di "asino" avrebbe potuto "in linea di principio, riconnettersi ad una manifestazione critica sul rendimento del giovane, con finalità correttive" (la professoressa si era difesa dicendo che l'epiteto rientrava nel legittimo esercizio del diritto di critica" dei docenti); ma aver aggiunto anche che l'alunno fosse "un bugiardo, un handicappato e una nullità" sono "espressioni obiettivamente denigratorie e indicative di volontà offensiva in capo a chi ebbe ad usarle". Giudizio che era stato emanato, prima dal giudice di Pace e poi confermato anche dal Tribunale.
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